LA PRIMA CLINICA A MILANO CHE INTEGRA PSICOTERAPIA E STIMOLAZIONE MAGNETICA TRANSCRANICA (TMS) PER IL TRATTAMENTO DEI DISTURBI PSICOPATOLOGICI.
La Clinica TMS propone un percorso di cura multidisciplinare e personalizzato che integra la Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale con la Stimolazione Magnetica Transcranica (TMS) e – se necessario – con la Terapia Farmacologica, utilizzando protocolli di trattamento scientificamente provati.
La TMS è una metodica di stimolazione neurofisiologica non invasiva e indolore in grado di modificare l’attività delle aree del cervello coinvolte nelle patologie trattate. È costituita da un dispositivo, chiamato bobina, in grado di emettere brevi impulsi magnetici, che viene posizionato sulla testa del paziente in corrispondenza della regione cerebrale da stimolare. Una volta attivata la bobina crea un campo magnetico focale che rimodula l’attività dei circuiti neurali coinvolti nel mantenimento dei sintomi.
Associare al trattamento psicoterapeutico sedute di TMS ripetute nel tempo ne potenzia l’effetto poiché la TMS è in grado di indurre un miglioramento significativo e duraturo dei sintomi.
La TMS inoltre rappresenta un’opportunità terapeutica fondamentale nei casi di pazienti farmaco-resistenti e in tutte quelle situazioni in cui l’uso di farmaci non è indicato (es. gravidanza; post-partum).
Le procedure di psicoterapia proposte dalla Clinica sono:
- Terapia Cognitivo Comportamentale (CBT) di A.Beck
- Terapia Metacognitiva di A. Wells
La Clinica utilizza il Modello LIBET (Life themes and plans Implications of biased Beliefs: Elicitation and Treatment) per la concettualizzazione del caso clinico e la successiva impostazione del piano terapeutico.
Aree di intervento
La Clinica TMS si occupa, in pazienti maggiorenni, del trattamento:
- delle Dipendenze da Sostanze e Comportamentali
- del Disturbo Depressivo Maggiore
- del Disturbo Ossessivo Compulsivo e del Disturbo Ossessivo Compulsivo di Personalità
- del Disturbo Alimentare Binge Eating
- abuso da sostanze
- alcolismo
- dipendenze comportamentali
- gioco d’azzardo patologico
- Ridotte capacità di controllo sull’uso della sostanza
- Compromissione del funzionamento sociale
- Utilizzo rischioso della sostanza
- Sviluppo di fenomeni di tolleranza
- Sviluppo di fenomeni di astinenza (in particolare per alcol, oppioidi, sedativi, ipnotici e ansiolitici, meno per tabacco e cannabis)
Quando si parla di Dipendenze Patologiche si fa riferimento a:
Pur riferendosi ad ambiti differenti, le Dipendenze Patologiche presentano un insieme di comportamenti caratteristici:
Il disturbo Depressivo Maggiore è un disturbo dell’umore caratterizzato da frequenti e intensi stati di insoddisfazione, tristezza e anedonia (incapacità di provare piacere nelle comuni attività quotidiane). Chi soffre del Disturbo Depressivo Maggiore vive in una condizione di frequente umore negativo, con pensieri pessimisti circa sé stesso e il proprio futuro.
Il Disturbo Ossessivo-Compulsivo (DOC) è caratterizzato da pensieri o impulsi ricorrenti (ossessioni), che sono avvertiti come intrusivi, irrazionali o sgradevoli, ma ciò nonostante irrefrenabili, che il paziente cerca di neutralizzare con atti ripetitivi e ritualizzati detti compulsioni.
Il DOC è stato associato a un inadeguato funzionamento cerebrale.
Il Disturbo Ossessivo-Compulsivo nella variante di Personalità (DOCP) presenta gli stessi sintomi del DOC, ma si caratterizza anche per la presenza di alcuni specifici tratti di personalità: preoccupazione per i dettagli, perfezionismo, eccessiva devozione per il lavoro e la produttività, estrema coscienziosità, difficoltà a delegare compiti, difficoltà a gettare oggetti inutili, avarizia, testardaggine e rigidità.
Il Binge Eating Disorder è un Disturbo Alimentare caratterizzato da frequenti abbuffate, ovvero dall’assunzione di grandi quantitativi di cibo in un determinato lasso di tempo (almeno 1 volta alla settimana per 3 mesi), non seguite da condotte di eliminazione o di controllo del peso di alcun tipo. Dopo le abbuffate il paziente sperimenta sia sintomi fisici sia sintomi psicologici negativi. Da una parte avverte dolore fisico, spesso a livello dello stomaco e collegato all’eccessiva ingestione di cibo, dall’altra vive stati emotivi quali vergogna, frustrazione e tristezza collegati all’abbuffata.